Gli investimenti mondiali nelle fonti rinnovabili hanno raggiunto nel 2010 i 243 miliardi di dollari, il 30% in più rispetto ai 186,5 miliardi del 2009. Il dato, fornito dal rapporto annuale di Bloomberg New Energy Finance, assegna agevolmente all’anno da poco concluso il primato storico, considerati i 51,7 m.iliardi del 2004, i 76,3 miliardi del 2005, i 112,9 miliardi del 2006, i 150,8 miliardi del 2007 e i 180,1 miliardi del 2008.
La crescita del 2010 deriva dagli investimenti cinesi, dall’eolico offshore e dal fotovoltaico in Europa, ma in parte anche dalle spese in ricerca e sviluppo. Per quanto riguarda la Cina, nel 2010 gli investimenti nelle rinnovabili sono saliti del 30% a 51,1 miliardi, mentre l’eolico globale ha messo a segno un +31% con 96 miliardi (di cui il 38% attribuibile alle iniziative cinesi e ai parchi offshore europei). Sul fronte della ricerca e sviluppo, gli investimenti hanno raggiunto il livello record di 35,5 miliardi, a seguito di una crescita delle spese sia pubbliche che delle aziende private.
Suddividendo i dati per settore, la crescita maggiore del 2010 (+49%) ha rigurdato il fotovoltaico, che ha attirato investimenti per 89,3 miliardi grazie al traino dell’Europa (59,6 miliardi, +91%). Bene anche le nuove tecnologie come smart grid, energy management e veicoli elettrici (+27% a 23,9 m.iliardi), mentre sono in calo i biocarburanti e restano invariate le biomasse e l’energa da rifiuti.
Per il 2011, ha commentato l’amministratore delegato di Bloomberg Nef, Michael Liebreich, “i segnali sono incoraggianti, data la probabile riduzione dei costi dei pannelli solari e delle turbine eoliche e il miglioramento delle fonti di finanziamento dopo il picco negativo della crisi”.