Alle volte ritornano. Vi ricordate lo splendido documentario di Chris Paine sulle auto elettriche, "Who killed the electric car?" Bene, il lavoro del regista americano ha avuto un seguito, che si chiama "Revenge of the Electric Car", nelle sale americane da luglio. "Who killed the electric car?" raccontava di come, nel 1996, fosse stato affossato il primo modello di auto elettrica realizzato da General Motors, la EV1. I responsabili? Le grandi compagnie petrolifere, che si erano messe di traverso, perché non avvenisse il temuto passaggio da benzina a elettricità. Nel nuovo film, Paine racconta il lavoro di oggi a favore della mobilità a batterie proprio della Gm, della Nissan e della Tesla, azienda californiana specialista di auto sportive. A parlare sono i due amministratori delegati di Nissan e Tesla, Carlos Ghosn (che insieme a Renault guida il gruppo oggi più impegnato nel settore) e il giovane Elon Musk, più per la Gm l’ex vicepresidente e veterano del mondo dell’auto Bob Lutz. "Revenge of the electric car", uscito quest'estate a New York e in arrivo sugli schermi europei, spiega dunque la rinascita del sogno elettrico, in un sequel trionfale dove vincono gli eroi del nuovo corso. Per ora non sono ancora arrivati i cinesi, ma forse quelli chiuderanno la trilogia.
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