La facciata arriva tutta intera, a bordo di un camion, finestre e porta d’ingresso comprese. Si appoggia alla vecchia facciata e s’incastra ai lati come in una costruzione di Lego. Il tetto si appoggia sul vecchio tetto, con tanto di pannelli solari e lucernario. Il resto è facile, si chiude il retro e lo scatolone degli impianti va in giardino. In pochi giorni, massimo una settimana, la casa è coibentata con un cappotto a prova di bufera, dotata di pompe di calore e la bolletta energetica è quasi azzerata. Come una cucina Ikea, semplice ma bella, l’involucro prefabbricato migliora l’isolamento ma anche l’estetica. Basta spifferi e basta brutture. E’ il balzo di fantasia di Energiesprong, che industrializza la riqualificazione energetica in Olanda, con il sostegno del governo, e ora sbarca in Italia attraverso Habitech, il distretto trentino per l’energia e l’ambiente, con l’obiettivo di avviare anche qui un programma di riqualificazioni a energia quasi zero, come verrà annunciato a REbuild di Riva del Garda.
La rivoluzione di Energiesprong, da poco esportata nel Regno Unito, è fondata proprio sull’industrializzazione del processo di ristrutturazione. Il governo olandese è riuscito infatti a riqualificare un ampio e diversificato patrimonio di housing sociale, intervenendo su involucro e impianti con cappotti e infissi preassemblati, a un costo che si ripaga con la riduzione dei consumi. Agli inquilini è stato chiesto di lasciare la casa solamente per pochi giorni e nel tempo dell’attesa è stata addirittura pagata loro una vacanza. Il programma, avviato tre anni fa, prevede la riqualificazione di 111mila appartamenti, con garanzia dell’azzeramento dei consumi per 30 anni. “Energiesprong non fa prodotti, ma crea il mercato per le imprese di costruzione affinché siano loro a sviluppare le soluzioni. Noi collaboriamo per ridurre il loro rischio sugli investimenti ingegneristici e prototipizziamo i singoli elementi in fabbrica per creare un mercato con le giuste condizioni”, spiega uno dei fondatori di Energiesprong, Ron van Erck, che sarà a REbuild.
L’idea di base è inserire misure di efficienza energetica in un prodotto che la gente vuole comprare. “Troppo spesso le persone spendono molto per la propria bolletta energetica e vivono in case dove i livelli di comfort sono scarsi”, fa notare van Erck. Offrendo soluzioni economiche e poco invasive, non è difficile convincere la gente a cambiare. In Olanda, il programma di riqualificazione è stato strutturato a costo zero. Per quanto riguarda l’housing sociale, gli inquilini pagano un piano energetico all’organizzazione dell’edilizia residenziale sociale, invece di pagare una bolletta direttamente alle multiutility del settore dell’energia. Questo introito permette alle cooperative di fare l’investimento del processo di retrofit. Nel mercato privato il meccanismo è analogo: le persone pagano una rata aggiuntiva sul mutuo al posto della bolletta energetica.
Il ruolo di Energiesprong è stato di avviare il meccanismo, mettendo insieme tutti gli attori, dal governo alle imprese di costruzioni, dalle utilities alle società di finanziamento. Ma il punto cruciale è l’abbattimento dei costi dell’intervento. “Quando guardiamo al settore delle costruzioni, ci rendiamo conto di quanto poco sia industrializzato rispetto ad altri mercati: stiamo costruendo ancora le case come facevano i romani”, rileva van Erck. L’unica via è considerare il mondo delle costruzioni come un’industria che produce prodotti invece di sviluppare soltanto progetti. “Sarebbe utile una riorganizzazione complessiva della catena di approvvigionamento e dei canali di vendita, con una società che operi da intermediario e che abbia la responsabilità ultima della ristrutturazione del prodotto, basato sulla personalizzazione di massa della produzione industriale”, sostiene van Erck. Energiesprong ha lanciato la sfida al settore per avviare un rapido processo d’innovazione, basato sul miglioramento della qualità, sulla riduzione dei tempi e dei costi. E ha funzionato: “Da quando abbiamo iniziato i prezzi si sono dimezzati, i tempi d’intervento diminuiti e i risultati sono migliorati. Il tutto con garanzie reali di performance a lungo periodo”. Oggi, dopo una fase di start up, stanno arrivando i primi investitori privati, che cominciano a vedere i vantaggi di un mercato dalle enormi potenzialità: per i primi 111mila alloggi si stima un investimento di alcuni miliardi di euro.
L’obiettivo, per Energiesprong, è che alla fine del 2017 il social housing non abbia più bisogno del supporto da parte di un team di sviluppo e il mercato si sia rigenerato. La riqualificazione energetica a costo zero sta diventando, in pratica, lo standard di ristrutturazione per la maggior parte delle case popolari. Per il settore dell’edilizia privata si dovrà attendere un po’ di più, ma anche questo mondo, secondo van Erck, dovrebbe diventare autosufficiente quando le aziende faranno buone offerte e le persone inizieranno a comprarle nei negozi o online.