Italia primo mercato mondiale del fotovoltaico quest'anno. La stima è di SolarPlaza, che nel 2011 prevede per il solare italiano una crescita superiore a quello tedesco, fino ad oggi mercato di riferimento per l'energia del sole. E non stupisce, visto che ormai siamo ben oltre i 10mila megawatt installati, secondo i dati del Gestore dei Servizi Energetici, contro i 1000 megawatt dell'inizio 2010 e i 3000 dell'inizio di quest'anno. In un anno e mezzo abbiamo decuplicato la potenza installata e secondo il Gse arriveremo a 12mila megawatt entro fine anno, con oltre 350mila impianti in esercizio.
E' un boom rapidissimo, che sembra destinato a continuare. L'Italia, se queste previsioni si riveleranno esatte, nel 2011 avrà installato il triplo della potenza realizzata in Germania, da oltre un decennio leader del mercato fotovoltaico mondiale. A oggi, in totale, sono entrati in esercizio oltre 270mila impianti. La Puglia, con circa 1.685 megawatt per 17.812 impianti in esercizio, mantiene il primato della regione con maggiore potenza installata, mentre la Lombardia resta in testa alla classifica delle regioni con maggior numero di impianti in esercizio (38.810 per 993 megawatt), seguita dal Veneto, con 36.066 impianti per 894 megawatt. La Germania, che l'anno scorso ha realizzato nuova potenza fotovoltaica per oltre 7mila megawatt, resterà comunque al primo posto per potenza cumulata e SolarPlaza sostiene che ci vorrà ancora qualche anno di crescita robusta prima che l'Italia possa conquistare la palma anche in questa classifica. L'autorevole società di analisi sottolinea che al momento la crescita del fotovoltaico è ancora legata ai sistemi incentivanti, ma ritiene che nei prossimi anni la situazione sia destinata a cambiare a seguito della riduzione del costo dei moduli, già sceso del 60% negli ultimi 3 anni. La battuta d'arresto tedesca dipende proprio dal taglio degli incentivi deciso quest'anno dal governo, mentre quelli italiani continuano ad attirare investitori da tutto il mondo, malgrado l'inattesa riduzione dei sussidi, che da fine giugno sono stati decurtati del 20%. E questa è la vera notizia: la crescita continua. Dopo il rush finale per rientrare nel regime incentivante più favorevole, che ha portato a un boom d'installazioni nei primi mesi dell'anno, lo slancio si è solo lievemente ridotto, ma non sgonfiato com'era previsto.
Solsonica, il primo produttore italiano di celle e moduli fotovoltaici, ha aumentato le vendite di pannelli del 48% tra il 1° giugno e il 31 agosto, per un controvalore stimato di oltre 38 milioni di euro. Enel Green Power ha inaugurato un nuovo impianto da 6 megawatt in Veneto, a Canaro vicino Rovigo. TerniEnergia tra il 1° luglio e il 31 agosto ha collegato in rete 28 impianti di taglia industriale. Viaggia ormai verso i 50 megawatt la capacità fotovoltaica installata in Italia da Solar Ventures: nel solo mese di agosto l'azienda ha annunciato di aver connesso 20 megawatt su un totale di sei impianti in Sardegna, Piemonte e Puglia. Il gruppo Magaldi – leader nella produzione di impianti industriali per il trasporto di materiali ad alta temperatura, con base a Salerno – ha realizzato in Campania 4 impianti fotovoltaici della capacità di 5,3 megawatt su tetti di grandi capannoni industriali. Fintel ha annunciato la connessione di un parco da 5,2 megawatt vicino a Macerata, grazie al quale ha raggiunto gli 11,4 megawatt installati. Phoenix Solar ha reso noto di aver fornito i pannelli per tre impianti per circa 4 megawatt totali connessi entro il 31 agosto, e di avere ricevuto un ordine per un impianto su tetto da 227 kilowatt.
Di pari passo con il boom d'installazioni, calano i prezzi. E anche su questo fronte, l'Italia è in pole position: in base all'ultimo rapporto dell'European Photovoltaic Industry Association, sarà l'Italia il primo Paese europeo in cui il costo dell'energia fotovoltaica raggiungerà la parità con quello delle fonti tradizionali, la cosiddetta "grid parity". Il rapporto Solar Photovoltaics Competing in the Energy Sector, redatto in collaborazione con AT Kearney, prevede che il fotovoltaico raggiungerà la grid parity nel 2013 in Italia, per poi estendersi entro il 2020 agli altri Paesi europei, anche in considerazione dell'aumento del prezzo dell'elettricità prodotta con altre fonti. Il rapporto Epia prevede di qui al 2020 un ulteriore potenziale di riduzione del costo del fotovoltaico del 50%: dai 0,16-0,35 euro a kilowattora del 2010 a 0,08-0,18 euro a kilowattora nel 2020 a seconda degli impianti e dell'irradiazione solare.
A livello globale, la riduzione più drastica sta avvenendo negli Stati Uniti, dove il costo degli impianti fotovoltaici è sceso del 17% nel 2010 rispetto all'anno precedente e di un ulteriore 11% nei primi 6 mesi del 2011. Il dato emerge da un rapporto del Lawrence Berkeley National Laboratory, secondo cui il calo è derivato non solo dal calo del prezzo dei moduli registrato negli ultimi due anni, ma anche dalla discesa del 18% tra il 2009 e il 2010 di altri costi come inverter, installazione e commercializzazione.