Italia seconda in Europa per gli incentivi alle rinnovabili

Nel 2009 l’Italia è risultata al secondo posto nell’Unione europea quanto a incentivi pubblici per le fonti rinnovabili. In base a uno studio commissionato dalla direzione generale Energia dell'Ue a Ecofys, Ernst&Young, Fraunhofer e TU Vienna, il nostro Paese ha speso infatti nell’anno circa 5 miliardi di euro, situandosi dietro alla sola Germania (quasi 11 miliardi di euro) e davanti a Spagna (4,3), Francia (2,5), Svezia (2,1) e Regno Unito (2).

Lo studio, pubblicato dalla Commissione Ue, sottolinea che questi 6 Paesi costituiscono la quasi totalità dei finanziamenti pubblici europei, ammontati complessivamente nel 2009 a 35 miliardi di euro. Considerando tuttavia gli aiuti alle rinnovabili in rapporto ai consumi energetici nazionali, la Svezia balza al primo posto della classifica con oltre 6 euro per ogni megawattora, seguita da Germania e Spagna con 4,1 euro a megawattora e da Italia, Portogallo e Lituania con circa 3,2 euro a megawattora.

  • elena comelli |

    Dalla torta che pubblico nel mio ultimo post, confezionata con grande perizia dall’ufficio del senatore Francesco Ferrante, si deduce chiaramente che lei ha ragione.

  • paolo mazzanti |

    La valutazione deve essere fatta sui costi per megawattora; sarebbe utilissimo conoscere i costi 2010 e le proiezioni successive, che molti “interessati” dicono essere esorbitanti, anche se il Terzo Conto Energia è stato emesso per calmierarli. Se il costo per megawattora resta lo stesso e se è “depurato” da “altri incentivi” alle cosiddette assimilate (incenerimento rifiuti urbani, e produzione da centrali a carbone, come dichiara l’Agenzia preposta), il vero costo per incentivare le vere rinnovabili può essere una percentuale ragionevole del costo totale, tenendo conto che dobbiamo aumentare le vere rinnovabili come da impegni CEE e mondiali.

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