«E’ tre anni che lo ripeto: la rete
mobile rischia il collasso».
Maurizio Decina, docente di telecomunicazioni al Politecnico di Milano e
principale esperto di tlc in Italia, è stato il primo a lanciare
l’allarme.
Adesso sembra che anche l’Authority venga sulle tue…
«Per forza: il traffico su banda larga in Italia raddoppia ogni anno.
Era già chiaro da anni che prima o poi ci saremmo trovati in un’emergenza. Gli
altri Paesi ci hanno pensato prima: francesi, inglesi e americani hanno già
messo all’asta le frequenze tv inutilizzate per darle alla banda larga. Il governo
tedesco ha appena incassato 4,4 miliardi di euro per 72 megahertz di
banda larga, le stesse risorse di spettro che avevo proposto anni fa di
mettere a disposizione della rete mobile».
Un bel vantaggio per le casse dello Stato.
«E’ quello che dico anch’io. Con la crisi che c’è, perché non mettere in vendita le licenze? Già allora avevo previsto un incasso analogo a
quello messo a segno dai tedeschi. Sarebbe un guadagno per lo Stato e un vantaggio
per i cittadini, che con l’attuale saturazione non riescono a navigare. Ora
sembra che il vento stia girando, ma bisogna vedere che tempi ci sono. I
tedeschi hanno fatto le gare in sei mesi e avranno a disposizione le nuove
risorse di spettro entro la fine di quest’anno. In Italia, quanto ci metteremo?»
E’ così urgente?
«Bisogna farcela entro l’estate del 2012, se non si vuole andare al
collasso. Abbiamo due anni, non dovrebbe essere difficile. Ma se si continua a
rimandare per non togliere alla tv nemmeno le frequenze che le emittenti non
riescono a utilizzare…»
Ora però Calabrò propone qualcosa di più rispetto a quello che avevi
proposto tu anni fa.
«Calabrò ha detto che il governo potrebbe mettere a gara una banda molto
più larga: parla addirittura di 300 megahertz entro il 2015. In pratica,
propone di assegnare alla banda larga mobile le frequenze tv liberate con il
passaggio al digitale terrestre. Alcune, già nel breve periodo. E le altre entro il
2015, come richiesto anche dalla Commissione Europea».
E’ fattibile?
«Tecnicamente si può fare tutto, se c’è la volontà politica. Non c’è dubbio che sarebbe un gran vantaggio per il Paese dare fiato alla banda larga
mobile, dove il traffico cresce in maniera esponenziale».