Quando Arnold Schwarzenegger, nella sua campagna elettorale, ha dichiarato di voler realizzare stazioni di rifornimento per l'idrogeno ogni 20 miglia su tutte le autostrade della California, molti gli hanno dato del populista visionario. Ma si sbagliavano: la settimana scorsa Schwarzy ha inaugurato la prima di 200 stazioni già pianificate sulla "hydrogen highway" che attraversa lo Stato più popoloso dell'unione e prevede di completare il progetto entro il 2010. Nell'uso dell'idrogeno per autotrazione, gli Stati Uniti sono all'avanguardia. L'anno scorso il presidente George Bush ha proposto al Congresso uno stanziamento di 1,2 miliardi di dollari per accelerare la ricerca nel settore delle vetture alimentate ad idrogeno il segretario del Dipartimento per l'Energia Spencer Abraham Abraham ha precisato che i finanziamenti ammonteranno ad una cifra di 720 milioni di dollari nel corso dei prossimi cinque anni, finalizzati allo sviluppo delle infrastrutture necessarie per la produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno da utilizzare in propulsori con tecnologia "Fuel cells" e generatori di corrente per uso civile. Ulteriori 500 milioni di dollari faranno parte di un programma quinquennale denominato "Freedom Car" annunciato nel 2002 e mirato alla realizzazione di veicoli a combustione tradizionale alimentati ad idrogeno. la notizia è rivoluzionaria: sono le carenze nella distribuzione, infatti, a porre i maggiori problemi alle case automobilistiche che stanno sperimentando questo nuovo carburante. I più avanzati nel campo dei prototipi sono i giapponesi: per inaugurare la prima stazione di servizio californiana, il governatore ha guidato una Honda, ma anche la Toyota ha prodotto diversi modelli. In Europa, la Bmw è stata la prima a impegnarsi sul fronte delle auto e la DaimlerChrysler sul fronte dei bus, anche se oggi un po' tutte le case stanno cominciando a lavorarci. Ma non sarà certo l'automotive il primo ambito in cui l'idrogeno sfonderà a livello di massa, perché le difficoltà tecniche da superare sono ancora molte e i costi proibitivi.
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