Ora le lampade si scambiano messaggi

Interruttori? Regolatori d’intensità? Non servono più con il sistema d’illuminazione intelligente Ecolumière inventato da Xaluxi, lo spinoff dall’Università di Torino che ha vinto il Premio Nazionale per l’Innovazione 2013.

«Siamo riusciti a inserire nei led comunemente in commercio un insieme di sensori e di programmi in grado di regolarne la luminosità in relazione all’apporto di luce già presente nell’ambiente, ad esempio da una finestra», spiega Massimo Ruo Roch, professore al Politecnico di Torino e co-fondatore della startup piemontese insieme a Fulvio Ghirardi. In fondo, era prevedibile che ci si arrivasse: se non abbiamo più nemmeno bisogno di regolare i tempi di apertura dell’otturatore per fare una foto, non si capisce perché dobbiamo continuare ad accendere e spegnere le luci di casa.

«I vantaggi sono evidenti: da un lato il risparmio energetico della luce attenuata o spenta diventa indipendente dalla buona condotta di chi ne usufruisce, dall’altro lato abbiamo ottenuto delle lampade che cooperano fra di loro, scambiandosi dei messaggi basati sui comportamenti delle persone presenti nell’ambiente», precisa Ruo Roch. L’effetto è una reazione intelligente che permette, ad esempio, di creare un sentiero luminoso attorno a una persona che sta camminando lungo un percorso buio, oppure di ottenere una modulazione complessiva della luminosità all’interno di una stanza e un coordinamento delle varie lampade in base ai movimenti delle persone che ci stanno dentro. «Per ottenere questo risultato non sono necessarie modifiche all’impianto elettrico, dato che la comunicazione fra le lampade avviene attraverso la luce e proprio perché tutto avviene automaticamente, anche l’operatore meno esperto è in grado di godere di questi vantaggi», commenta Ruo Roch. In pratica, Ecolumière sta dentro le sue lampade e quindi non c’è bisogno di ricablaggio. Grazie ai sensori di luminosità integrati, a un protocollo ottico di comunicazione e a un software di controllo e gestione sviluppato ad hoc, il sistema modula la luminosità tra i vari dispositivi in funzione delle altre sorgenti, a partire da un led master, che è in grado di pianificare la piattaforma comunicando agli altri corpi illuminanti all’interno dell’ambiente. La regolazione automatica, secondo gli inventori, garantisce un risparmio energetico del 40-50% rispetto ai led tradizionali e del 70-75% rispetto alle lampade a fluorescenza, comunemente note come lampade a risparmio energetico.

L’aspetto più interessante per il mercato, di questi tempi, è il risparmio energetico, ma per gli architetti è molto attraente anche l’illuminazione intelligente. Le lampade intelligenti, nate nell’incubatore di imprese innovative del Politecnico di Torino, sono già vicine alla commercializzazione, tanto è vero che Xaluxi ha già trovato un partner per la distribuzione, l’italo-francese Néodelis, a sua volta nata dal fecondo ambiente del polo piemontese dell’innovazione sostenibile. Il progetto, che era arrivato quarto alla StartCup 2013 del Piemonte, ha ottenuto il primo premio fra 55 partecipanti all’undicesima edizione del Premio Nazionale per l’Innovazione.

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