Filano sull’acqua più veloci delle altre barche e non muovono un’onda: i primi prototipi di SeaBubble sono sbarcati pochi giorni fa sulla Senna e dall’anno prossimo potrebbero rivoluzionare i trasporti della capitale francese. Ideati dal velista Alain Thébault, insieme al campione di windsurf svedese Anders Bringdal, i mini-aliscafi si prospettano come perfetti taxi volanti per attraversare la capitale in 15 minuti saltando gli ingorghi, a prezzi competitivi: un viaggio da un capo all’altro costerà al massimo 18 euro, meno di un tragitto in taxi.
L’obiettivo dei due imprenditori è di offrire uno spostamento rapido, comodo, economico ed eco-sostenibile. Le ali sotto la chiglia sollevano la barca di 70 centimetri dall’acqua, riducendo in modo significativo l’attrito, e le permettono di raggiungere i 18 chilometri all’ora grazie a due piccoli motori elettrici, che le assicurano un’autonomia di 100 chilometri. La tecnologia s’ispira all’Hydroptère, la barca a vela più veloce del mondo, che Thébault ha progettato con vent’anni di ricerche e di cui è lo skipper. L’Hydroptère assomiglia a un trimarano classico, ma superata una certa velocità si solleva fino a cinque metri sopra l’acqua grazie alle sue ali sommerse, riuscendo a superare una velocità di 50 nodi (oltre 90 chilometri all’ora), inarrivabile per una barca tradizionale. La SeaBubble si basa sullo stesso principio, ma utilizzando un motore elettrico.
L’idea ha suscitato molto interesse tra i big, fra cui Tesla, Google e Uber e stanno arrivando i primi finanziamenti. Il progetto per ora ha ricevuto soltanto 500mila euro da parte della Banque Publique d’Investissements del governo francese, ma a fine agosto ne arriveranno altri, per passare all’industrializzazione. “Usiamo lo stesso sistema che permette agli aerei di volare. L’aria che passa sopra l’ala genera portanza”, spiega Thébault. SeaBubble ospita 5 passeggeri e per ora è proposta come taxi, ma in un futuro potrebbe anche essere offerta ai privati. Intanto è già pronta l’app per chiamarli via smartphone.
“Inizialmente ci saranno piloti che guideranno i taxi volanti, ma rapidamente il nostro veicolo può diventare autonomo”, spera Thébault. Un centinaio di persone hanno già manifestato interesse ad acquistare la propria SeaBubble, mentre la sindaca di Parigi Anne Hidalgo sta facendo ponti d’oro per portarle sulla Senna. In un primo momento ci saranno due moli d’attracco davanti al Musée d’Orsay, dove i taxi volanti potranno ricaricarsi, ma in caso di successo il servizio potrebbe essere allargato e c’è già interesse da parte di altre grandi città attraversate da fiumi. L’obiettivo è di riuscire a ricaricare le SeaBubble con energia verde: una tettoia coperta di pannelli solari e una serie di turbine sommerse, per sfruttare l’energia generata dal movimento dell’acqua, saranno installate sui moli d’attracco.
I prototipi, realizzati in fibra di carbonio, per ora sono aperti, senza la “bolla” di copertura prevista per proteggere i passeggeri dal maltempo, ma già a settembre dovrebbero comparire sulla Senna le prime SeaBubble coperte, per un primo assaggio ai parigini, sempre assetati di novità. La capitale francese batte così sul tempo Londra, Sydney, Tokyo, Miami, Seattle e San Francisco, che hanno già richiesto di avviare una sperimentazione.