Che sia il secondo centro per Niklas Zennstrom e Janus Friis, i due scandinavi che hanno inventato Kazaa, il più popolare servizio di file-sharing del mondo?
Da quando hanno venduto la loro prima creatura all'australiana Sharman Networks nel 2002, lo svedese Zennstrom e il danese Friis stanno lavorando in gran segreto a un servizio di telefonia su Internet, Skype, che negli ultimi sei mesi è stato scaricato da nove milioni di utenti in 170 Paesi, un ritmo superiore a quello di Hotmail quand'era al suo apice. Skype non è l'unico servizio al mondo che offra voce su protocollo Internet (Voip), ma la qualità del suono e la facilità di utilizzo ne stanno facendo un leader. Il software si usa con una cuffia e un microfono, usando Internet per collegarsi con qualsiasi altro utente nel mondo dotato dello stesso software. A differenza di altri servizi di voce su protocollo Internet, non passa mai per le linee telefoniche e quindi non deve pagare l'accesso agli altri operatori, uno dei principali costi sostenuti dalle compagnie telefoniche (AT&T spende quasi dieci miliardi all'anno, l'uscita più rilevante del suo bilancio, per passare sulle linee degli altri).
Per ora Skype ha raccolto venti milioni di finanziamenti per sviluppare il suo business, che si basa sul concetto di chiamate gratuite ma servizi aggiuntivi a pagamento. I giganti del mercato, come AT&T negli Usa e BT nel Regno Unito, si stanno attrezzando per contrastare la sua ascesa. Anche Tiscali sta per entrare in questo mercato. E tutti sostengono che il servizio offerto da Skype è troppo primitivo per dilagare. Certo è che il loro primo software, Kazaa, è stato scaricato da 314 milioni di utenti. Questo non ha portato a Zennstrom e Friis grandi utili, ma ha rivoluzionato senza possibilità di ritorno il mercato della musica, devastando i conti delle major. Non è detto che anche Skype sia destinato a un successo di queste dimensioni, ma per ora le premesse ci sono. A questo punto la redditività del business e quindi le sue prospettive di crescita dipendono molto dall'abilità imprenditoriale dei due scandinavi.
Che ci sia un futuro per Skype, comunque, si vede già dalla velocità con cui fioccano i finanziamenti. Malgrado i due stiano lavorando molto sottotono, anche perché scottati dall'esperienza di Kazaa (hanno due cause pendenti contro di loro intentate dalle major musicali negli Usa e in Olanda), tutti i principali produttori di cuffie, compreso il leader mondiale Plantronics, si stanno precipitando su questa opportunità. Per non parlare del venture capital di Silicon Valley, da dove una delle principali società, la Draper Fisher Jurvetson, ha già investito oltre otto milioni in questa prima tornata. Per ora il software è diffuso soprattutto tra gli utenti di servizi peer-to-peer, che conoscevano già Zennstrom e Friis attraverso Kazaa. Anche Skype utilizza lo stesso sistema, basandosi sui computer degli utenti per far transitare le telefonate, senza un server centrale. Per Zennstrom e Friis, quindi, il costo non cambia con un milione o dieci milioni o cento milioni di telefonate in linea. E questo consente loro di offrire gratuitamente il servizio base.
Skype funziona come i servizi di instant messaging: l'utente scarica il software sul suo computer, selezione uno screen name e crea una lista di compagni che usano lo stesso software. Ogni volta che uno di loro è online, Skype manda un segnale al network, che indica la presenza dell'utente e il suo numero. Per chiamare, gli altri cliccano su un'icona telefonica che compare sullo schermo e i due computer si collegano. Invece di vibrare attraverso il doppino di rame, la voce viene confezionata in pacchetti di dati che viaggiano attraverso Internet e poi vengono riassemblati all'altro capo della connessione. I computer più veloci connessi al network di Skype funzionano come centralini, mantenendo aggiornata la lista dei presenti in linea e smistando il traffico delle chiamate. Per ora la media degli utenti in linea con Skype in qualsiasi momento della giornata è di mezzo milione.
Data la dimensione dell'utenza e le prospettive di crescita, Platnronics ha già stretto un accordo con i due fondatori per mettere anche il marchio di Skype sulle sue cuffie e offrire delle promozioni, ad esempio due mesi di servizi aggiuntivi gratis. Per adesso i servizi premium sono solo due: un servizio di segreteria telefonica e un sistema per collegarsi alla rete telefonica locale. La società ha anche venduto a Siemens la licenza per incorporare il suo software nelle future generazioni di telefoni cordless venduti in Europa. Quando Skype uscirà dai circoli chiusi degli studenti universitari e degli utenti di servizi peer-to-peer, l'industria europea è già pronta ad accoglierlo.
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