Da Buster Keaton a Barack Obama: viva il treno!

«Sono invidioso dei vostri treni, perché non possiamo avere anche noi la vostra alta velocità?» Detto, fatto. Obama, che nel primo viaggio in Europa da presidente aveva espresso a cuore aperto tutta la sua invidia per i treni del Vecchio Continente, prende la bacchetta magica e tira fuori dal cappello l’alta velocità per l’Amtrak, stanziando 8 miliardi di dollari per la rivoluzione verde del sistema dei trasporti americano. «I treni ad alta velocità che collegano le città e aprono nuove opportunità economiche sono una realtà che si sviluppa da decenni – ha detto il presidente – sono stati fatti, ma non da noi: Paesi come la Francia, la Spagna, la Cina e il Giappone hanno dimostrato il successo di questo sistema di traporto». Una novità assoluta per un Paese che non ha certo il mito del treno nel suo immaginario popolare. Bisogna risalire alle scene di assalto ai treni nel selvaggio West, ai film di Buster Keaton o all’epopea degli hobo, i vagabondi senza casa cantati da Woody Guthrie e da Bob Dylan, per capire le aspirazioni visionarie di Obama. Niente James Dean e motori rombanti per Barack, niente nastri d’asfalto infiniti in mezzo al deserto, benzinai arrostiti dal sole, né Harley-Davidson da Hells Angels. La sua America è fatta di altri panorami. Come quelli che si attraversano salendo su Zephyr, il mitico treno che collega Chicago a San Francisco, passando attraverso i campi di grano del Midwest, le Rocky Mountains del Colorado e la Sierra Nevada: 2.130 miglia da percorrere, dice l’orario dell’Amtrak, in 51 ore e 20 minuti, contro le 30 ore di macchina regolamentari. Un viaggio bellissimo, ma per chi ha fretta non c’è storia. Negli Stati Uniti, oggi i treni più veloci vanno a 90 miglia (145 chilometri) all’ora. Ma ora arriva Obama: dopo il primo investimento di otto miliardi, il presidente ha spiegato che chiederà altri 5 miliardi da essere stanziati nei prossimi cinque anni. «E’ un piano realistico in due fasi – ha spiegato – la prima prevede che venga modernizzata l’attuale rete e la seconda che si provi la costruzione di nuove linee leggere». Auguri.

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