A Tokyo un terzo dei livelli di radioattività medi di Roma

Fra le news dell'ambasciata italiana a Tokyo, ne segnalo una particolarmente interessante:

"Una squadra altamente specializzata della Protezione Civile italiana, composta di sei tecnici ed esperti, e’ operativa da questa mattina presso l’Ambasciata al fine di fornire orientamento e supporto alle attivita’ che la Sede diplomatica sta mettendo in atto a tutela della collettivita’ italiana in Giappone.

Le prime rilevazioni dei livelli di radioattivita’ sono state effettuate a partire dall’aeroporto di Narita, lungo il tragitto verso Tokyo e sul tetto dell’Ambasciata.

I valori della radioattivita' di fondo misurata in tutti i punti di rilevazione sono del tutto compatibili con quelli forniti dalle Autorita’ giapponesi e riportate sui siti istituzionali (tra cui quello del Governo Metropolitano di Tokyo che pubblica ogni ora i dati della radioattivita' massimo/ minimo/ media, sul sito del Tokyo Metropolitan Institute of Public Health http://113.35.73.180/monitoring/index.html).

Inoltre, avendo la possibilita' di effettuare una misura spettroscopica, i tecnici hanno avuto la possibilita' di ESCLUDERE la presenza di radiazione proveniente da isotopi radioattivi (NON ci sono isotopi artificiali, ossia quelli che possono essere stati prodotti in un reattore nucleare).

I valori in questione sono dell’ordine di 0.04 microsievert/ora, circa un terzo del valore di radioattivita' ambientale tipico della citta' di Roma (0.25 microsievert/ora). Tali risultanze portano al momento ad escludere qualunque rischio di contaminazione in corso a Tokyo".

Questa rilevazione risale alla sera del 16 marzo (ore 22.30 locali), il giorno dopo la quarta e ultima esplosione, che ha causato un picco di radioattività attorno alla centrale.

Le rilevazioni sono state ripetute tutti i giorni, fino ad oggi (lì è notte ora) e hanno dato esattamente gli stessi risultati.