L’Europa viaggia con il vento in poppa

Il vento del mare soffia sull'Europa.
Nel primo semestre dell'anno si è già installato oltre 1 gigawatt
di potenza eolica offshore, il doppio rispetto allo stesso periodo
del 2012, soprattutto grazie al London Array, il parco eolico più
grande del mondo, inaugurato in luglio alla foce del Tamigi. Nel
Regno Unito, ormai, il vento ha più addetti del carbone. Con 58
parchi nelle acque di dieci Paesi, la potenza cumulativa dell'eolico
offshore europeo è arrivata 6 gigawatt. Altri 21 parchi in via di
realizzazione dovrebbero farla raddoppiare nel prossimo futuro.

PAGINA III-IV BOOM EOLICO EUROPEO OFFSHORE

Ma
l'Europa, che per ora ha il quasi monopolio di questa tecnologia (il
90% della potenza globale è installata nei suoi mari), non cresce
solo nell'eolico offshore. Europa dell'Est e America Latina sono
le nuove star emergenti dell'energia del vento. Cina, Usa e Germania
restano le nazioni con più eolico installato e la Danimarca il Paese
con più installato pro-capite. L'Europa, quindi, rimane fra le aree
trainanti delle installazioni globali, che quest'anno dovrebbero
raggiungere i 300 gigawatt complessivi, dieci volte l'installato
rispetto a dieci anni fa, quando a fine 2002 l'eolico globale non
superava i 31 gigawatt di potenza. E la crescita non si ferma
certamente qui: la previsione della World Wind Association è che già
nel 2016 si passerà la soglia dei 500 gigawatt installati, per
arrivare a 1.000 gigawatt nel 2020.

Il campione mondiale, come in tutte le
altre installazioni energetiche, è sempre la Cina. A dispetto dei
cliché, che dipingono il dragone come un appassionato del carbone,
nel 2012 per la prima volta in Cina sono stati installati più
gigawatt eolici che a carbone. Non solo: nel 2012 il vento ha
prodotto in Cina più elettricità del nucleare. E questo è solo
l'inizio. Grazie ai massicci investimenti in una serie di mega-parchi
e alle 19 autostrade ad altissima tensione che entreranno in
esercizio nel 2014 per connettere le aree più ventose del Paese con
i centri di consumo sulle coste orientali, la potenza eolica cinese è
destinata a battere molti record. Gtm Research prevede che la Cina
raggiungerà 140 gigawatt installati nel 2015 e quasi 250mila nel
2020.

Il secondo mercato per potenza
installata restano gli Stati Uniti, che l'anno scorso hanno
realizzato 13 gigawatt eolici, come i cinesi. Segue a distanza la
Germania, che con i suoi 30 gigawatt eolici riesce a coprire l'11 per
cento del suo fabbisogno elettrico: i 4 Laender tedeschi più
settentrionali riescono a soddisfare con il vento metà della loro
domanda interna di elettricità. Anche in Europa l'anno scorso sono
stati installati più megawatt eolici che a carbone, a gas o
nucleari. In Spagna, quarta potenza eolica mondiale, il vento copre
il 16% del fabbisogno elettrico. Ma resta la Danimarca il campione
mondiale per la potenza eolica pro capite: i parchi eolici danesi
coprono il 30 per cento del fabbisogno del Paese e il governo punta a
soddisfare con il vento il 50% della domanda entro il 2020. Regno
Unito e Italia, con oltre 8 gigawatt installati ciascuno, si
collocano quasi a parimerito al sesto e al settimo posto nella Top
Ten dell'eolico mondiale. Ma per trovare i Paesi emergenti
dell'energia del vento bisogna andare a Est: Romania, Polonia,
Estonia, Finlandia, Bulgaria occupano quasi tutti i primi posti nella
graduatoria dei Paesi dove l'eolico cresce più in fretta. Ancora più
a Est, la Turchia punta ad arrivare a 20 gigawatt installati entro il
2020, moltiplicando per dieci la potenza eolica di cui dispone oggi.

In Asia, a parte la Cina, è l'India il
mercato dove l'energia del vento cresce più in fretta. Con oltre 18
gigawatt installati, l'India arriva quinta nella Top Ten mondiale e
il governo ha programmato 8 miliardi di dollari d'investimenti sulle
linee di trasmissione ad alta tensione entro il 2017 per aprire la
strada all'eolico nei suoi "corridoi verdi".

In America Latina, Argentina e Brasile
occupano il terzo e il quarto posto nella graduatoria dei mercati
eolici in fortissima crescita. Il Messico, all'ottavo posto della
stessa graduatoria, l'anno scorso ha più che raddoppiato la sua
potenza eolica e quest'anno crescerà ancora di più.