Formazione d’eccellenza

Agricoltura biologica o economia ambientale? Gestione delle risorse o ecologia umana? Per gli studenti interessati ai temi dello sviluppo sostenibile, che si apprestano a optare per un corso di studi, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Ormai la moda verde dilaga e una pletora di università si sono lanciate in corsi targati con titoli pieni di aggettivi allettanti, come ambientale o ecologico. In molti casi, però, si tratta più che altro di corsi tradizionali di biologia o di agraria, risciacquati di verde. Niente di male, in fondo le basi scientifiche sono comuni, ma chi vuole immergersi in un ambiente più impegnato sul fronte ambientale, farebbe meglio a guardare oltre.

In Europa, sono sette le università che giocano in serie A nella Euroleague for Life Sciences: Boku a Vienna, Science a Copenhagen, Slu a Uppsala, Uhoh a Stoccarda, Wur a  Wageningen, Culs a Praga e Wuls a Varsavia. Questo club ristretto è composto in generale di istituzioni molto antiche, che si occupano a tutto tondo di gestione sostenibile delle risorse ambientali e quindi attirano una popolazione studentesca molto omogenea.

La viennese Boku (acronimo di Universität für Bodenkultur, cioè Università per la cultura del suolo) è stata fondata nel 1872 e oggi ospita circa 10mila studenti su un bellissimo campus in un parco poco distante dal centro della capitale austriaca. La svedese Slu (Sveriges Lantbruksuniversitet), con campus principale a Uppsala e 4000 studenti, è l’erede di una scuola ancora più antica, fondata nel Settecento da un allievo di Linneo. La polacca Wuls (Warsaw University of Life Sciences) è stata fondata nel 1816 e offre 13 facoltà diverse a 25mila studenti, dall’architettura del paesaggio alla pianificazione regionale. La tedesca Uhoh (University of Hohenheim) ha sede in un antico castello a Sud di Stoccarda e ospita 10mila studenti, focalizzati soprattutto sulle scienze naturali e la catena alimentare. L’olandese Wur (Wageningen University and Research Centre) è un’organizzazione molto innovativa, che punta a sposare la ricerca scientifica combinata alla pratica, nell’ambito dell’alimentazione e dell’ambiente, e ospita 4500 studenti da 90 Paesi del mondo. La Culs (Czech University of Life Sciences) è la terza università praghese e ospita 23mila studenti da 85 Paesi. La danese Science fa parte dell’università di Copenhagen e ospita 3.500 studenti.

In ambito internazionale, fra i centri più noti di ricerca e di educazione superiore in materie ambientali si trova il College of the Atlantic, un’università molto alternativa fondata nel 1969 sull’isola di Mount Desert in Maine. Qui si studia una materia sola, Human Ecology, e gli studenti si contano nell’ordine delle centinaia, anche per ovvi motivi di spazio. Per chi è interessato in particolare all’architettura sostenibile, il centro mondiale è a Denver: al Rocky Mountain College of Art and Design, culla del sistema di certificazione Leed (Leadership in Energy and Environmental Design), tutto gira intorno alla progettazione verde. Per chi invece è interessato alle agricolture alternative, il posto giusto è l’israeliana Ben-Gurion University, nel Negev: qui si cerca di far fiorire il deserto.