Il faggio led-illuminato

Le giornate si accorciano, i cancelli dei parchi si chiudono sempre più presto. Ma godersi il parco anche di notte, senza problemi di sicurezza e senza sprechi di energia, è possibile. In certi casi, quando l’illuminazione è realizzata con giochi di luce  ad hoc, può diventare addirittura un’esperienza emozionante. La potenza evocativa della luce di notte può trasformare completamente la percezione di un luogo, com’è facile osservare nel caso di grandi installazioni, come le due Light Towers accese a commemorazione dell’attacco alle Torri Gemelle o Spectra, il pilastro di luce sparato nel cielo dai Victoria Tower Gardens, accanto a Westminster, per ricordare l’inizio della Prima guerra mondiale qualche settimana fa. Ma l’idea comincia ad affermarsi anche nel parco sotto casa nostra e laddove viene applicata consente la riqualificazione di spazi verdi, che di norma con l’oscurità diventano impraticabili.

In Italia, una delle prime sperimentazioni è partita a Brescia, in AmbienteParco, la nuova area verde dedicata alla sostenibilità, con l’eco-illuminazione del maestoso faggio pendulo, che da 200 anni costituisce un cappello naturale, un rifugio e uno spazio di gioco per chi ci vive intorno. Il faggio, che assume di giorno il ruolo di naturale protagonista del giardino e di custode del parco, da qualche settimana diventa anche una spettacolare architettura notturna, grazie alle soluzioni a led con scenari di luci variabili, ispirate alle quattro stagioni e donate dalla multinazionale italiana dell’illuminazione Performance in Lighting.

Il faggio pendulo di AmbienteParco di Brescia illuminato a led

Il faggio pendulo di AmbienteParco di Brescia illuminato a led

“Per una scelta scenografica, dove l’obiettivo è quello di dare personalità e un’anima allo spazio anche nelle ore notturne, esaltandone alcuni elementi, gioca molto l’interpretazione del progettista: l’abilità consiste nello scegliere l’aspetto che dev’essere più evidente e nel dosare tecnica ed estetica in base al risultato che si desidera”, spiega Matteo Iuliani di Performance in Lighting. E’ chiaro che in ogni caso i sistemi a led garantiscono un risultato superiore, sia dal punto di vista funzionale che sotto il profilo del risparmio energetico. Per il rinnovamento degli spazi verdi è essenziale una visione interconnessa dei diversi aspetti tecnici che consentono di raggiungere elevati livelli di efficienza energetica solo se ben amalgamati, grazie a una corretta scelta delle specie arboree, all’installazione di sistemi per minimizzare gli sprechi d’acqua e all’illuminazione a basso consumo, in grado di caratterizzare e personalizzare il verde.

Un altro problema da risolvere nell’illuminazione degli spazi verdi è l’inquinamento luminoso. Nel nuovo quartiere eco-sostenibile Le Albere, creato a Trento da Renzo Piano, iGuzzini ha cercato di dare una risposta con Delphi, un sistema cut-off che permette di eliminare completamente l’inquinamento luminoso e di montare ottiche diverse a seconda della funzione che l’apparecchio deve svolgere: dall’illuminazione stradale a quella per le zone verdi. Il quartiere, che contiene anche il Muse, si estende su 11 ettari, di cui 5 a parco pubblico, ed è improntato a caratteri di eco-sostenibilità e risparmio energetico, tanto che gli edifici residenziali sono certificati CasaClima, mentre il Museo delle Scienze è classificato Leed Gold.