E’ utile, ma anche bello. Sferasol, il pannello solare termico sferico, è un mondo a sé. Contiene un sistema di scambio termico completamente integrato: all’interno c’è un serbatoio da 150 litri con la serpentina e il vaso di espansione, nella base c’è una centralina di controllo, il gruppo di pompaggio del fluido e un circuito chiuso di glicole etilenico, che trasferisce il calore del sole al serbatoio pieno d’acqua. Intorno, c’è una sfera d’acciaio verniciato per captare i raggi del sole e una base in acciaio inox. Il tutto, alto poco più di un metro e mezzo, si può collocare dovunque si disponga di una superficie piana per appoggiarlo, sia sul prato di casa che sulla terrazza o sul tetto, in un’area non spiovente. Basta allacciarlo a un tubo dell’acqua in entrata e uno in uscita, attaccarlo alla corrente e funziona, come una lavatrice.
“Abbiamo provato a rivoluzionare completamente il modo di vivere il solare termico: non è più il pannello piano tradizionale installato sul tetto, con tutti i relativi problemi di manutenzione, i costi d’installazione e l’estetica sgradevole. La nostra sfera si presenta con un design che va mostrato e non nascosto, la manutenzione è praticamente nulla e s’installa in venti minuti, come un qualsiasi elettrodomestico”, spiega Mario Boaglio, amministratore delegato e co-fondatore, insieme ad Andrea Acco, della startup nata dal polo dell’innovazione piemontese. “Nasciamo come startup del Politecnico di Torino, abbiamo partecipato alla Start Cup organizzata dal Politecnico, dalla Regione e dal Comune di Torino. Con loro abbiamo creato un progetto che, in meno di 3 anni, ci ha permesso di passare dall’anonimato alla presenza nei capitolati delle imprese edili”, aggiunge Boaglio.
Il collettore sferico si sviluppa da un’idea estremamente semplice: un pannello piano è capace di raccogliere l’energia solare in proporzione alla superficie esposta perpendicolarmentle ai raggi del sole. Ma il sole sorge basso all’orizzonte, si muove verso Sud e tramonta tornando basso a Ovest. Non solo: in estate sale più alto nel cielo, mentre in inverno rimane più basso. Il pannello solare piano, quindi, non potrà mai essere perfettamente esposto, ma tenderà a perdere in rendimento nelle ore iniziali e finali della giornata e nelle stagioni fredde. Esiste invece una forma che mostra lo stesso profilo da qualunque parte la si guardi: la sfera. Su Sferasol il sole non tramonta mai.
Grazie alla sua forma, questo collettore innovativo rende molto di più di un pannello solare tradizionale e ingombra molto di meno: via i pannelli piani dal tetto, via il serbatorio dalla casa, via la pompa, il vaso di espansione e il sistema di controllo. “In più, Sferasol non ha bisogno di essere nascosto: in una recente installazione ne abbiamo addirittura collocati due ai lati di un cancello d’entrata in giardino”, fa notare Boaglio. Come dire: qui abita gente che ci tiene a rispettare l’ambiente e scalda l’acqua con l’energia del sole. Più che una sfera, è una bandiera.