Prefabbricazione avanzata

Un modello di prefabbricazione avanzata, che limita l’impatto urbano e ambientale della cantieristica e abbatte i tempi di edificazione, offrendo altissime performance in termini di risparmio energetico e di sicurezza. Il caso della residenza universitaria Mayer di Trento verrà presentato l’11 ottobre da Paolo Simeone, designer specializzato nell’edilizia sostenibile in legno, all’edizione milanese di REbuild, manifestazione di riferimento per gli operatori del settore delle costruzioni orientati al rinnovamento.

Lo studentato rappresenta una doppia rivoluzione: da un lato le 130 stanze sono state realizzate completamente in stabilimento e trasferite in cantiere già pronte, complete di bagni e finestre, dall’altro lato tutti i moduli sono stati realizzati in legno dalla Essepi XXL, una società trentina specializzata nelle costruzioni in x-lam, pannelli di legno lamellare a strati incrociati, considerato uno dei materiali più sostenibili e più robusti esistenti. “Cinque piani fuori terra completamente in legno, composti di moduli prefabbricati, sono un unicum in Italia e all’avanguardia anche in Europa”, spiega Simeone, che ha seguito la realizzazione di Essepi da consulente.

Nel piano interrato il parcheggio è l’unica parte sello studentato in cemento, tutto il resto è in legno di abete della Val di Fiemme certificato. Ogni modulo è attrezzato, nel senso che arriva in cantiere già assemblata in celle definitive, comprensive anche di porte e finestre, con i bagni inseriti in blocchi prefabbricati e la stanza dev’essere solo trasferita e bloccata nell’edificio con agganci meccanici. “In questo modo si può dedicare la massima attenzione ai dettagli costruttivi ed estetici in stabilimento, in ambiente controllato, senza i problemi di maltempo tipici dei cantieri, che di norma si fermano d’inverno. Lo studentato invece è stato costruito proprio durante lo scorso inverno, in soli tre mesi da fine ottobre a gennaio”, precisa Simeone. Riducendo i tempi e i disagi del cantiere, si riduce moltissimo l’inquinamento ambientale e acustico della costruzione, aumentando drasticamente il controllo degli scarti, il loro riciclo e smaltimento. Il tutto si risolve in un forte risparmio di emissioni e in una maggiore sostenibilità economica e ambientale del progetto. La rivoluzione delle costruzioni prefabbricate in legno si conferma così l’ultima frontiera della bio-edilizia italiana.