La fattoria senza sole

Per le piante, la luce è molto importante. GrowUp è la prima azienda agricola specializzata in acquaponica a Londra: i suoi ortaggi e i suoi pesci crescono all’interno di un capannone industriale a Beckton, nell’East End. In questo sistema, dove i pesci producono il fertilizzante per le piante e le piante purificano l’acqua per i pesci, niente va perso, ma per far crescere pomodori e insalata al chiuso serve la luce elettrica e il contenimento dei consumi diventa un punto centrale per la sostenibilità ambientale e finanziaria dell’azienda.

“La scelta di collocare la nostra fattoria urbana in un capannone chiuso non è casuale”, spiega Oscar Davidson, Farm Manager di GrowUp. “Ci rendiamo conto che per qualcuno la coltivazione di piante senza luce solare può sembrare un’idea troppo artificiale, anche se sappiamo che le nostre verdure sono sane e deliziose. Utilizzare l’illuminazione a led, tuttavia, offre una serie di vantaggi per la coltivazione alimentare sostenibile. Controllando la qualità e la quantità di luce che le piante stanno ricevendo, abbiamo un controllo globale sulla loro crescita. Questo significa che le piante germogliano più rapidamente, le loro radici si sviluppano meglio, fioriscono prima e si ottengono raccolti molto maggiori, anche quadrupli rispetto alla coltivazione in serre illuminate dal sole”, rileva Davidson. Nella fattoria di GrowUp si usano i moduli led GreenPower, concepiti apposta per l’orticoltura da Philips. “Sono luci speciali, sviluppate per la coltivazione multistrato in ambienti con poca o nessuna luce naturale, che si possono collocare a ridosso delle piantine perché non scaldano e consentono di tagliare i consumi energetici dell’85% rispetto ai tubi fluorescenti”, precisa Davidson. In questo modo, GrowUp riesce a produrre oltre 20mila chili di verdura e 4.000 chili di pesce all’anno in appena 600 metri quadri, senza fertilizzanti e pesticidi e con una bolletta energetica contenuta, tanto che prevede di raggiungere il pareggio già l’anno prossimo.

I prodotti dell’azienda, fondata da Kate Hofman and Tom Webster partendo da una campagna su Kickstarter, sono già in vendita in una serie di negozi a Londra, nei supermercati WholeFoods e arrivano in tavola in molti ristoranti alla moda. L’agricoltura verticale di Kate e Tom non è solo un capriccio che fa tendenza: le loro insalate miste sono competitive con le confezioni analoghe vendute al grande pubblico da Sainsbury. Per emanciparsi dal cliché di un’attività di nicchia per ricchi vegetariani e cominciare ad avere un impatto reale sul sistema alimentare globale, GrowUp sta cercando di coinvolgere un pubblico più ampio, con il suo programma di formazione per aspiranti agricoltori urbani nel quartiere londinese di Newham. Con uno dei tassi di disoccupazione più alti di Londra, Newham ha una reale necessità di trovare opportunità di lavoro nelle aziende che sono disposte a investire nella formazione dei giovani senza istruzione. GrowUp ha creato ruoli mirati per i giovani con una storia di fallimenti scolastici, curando la loro formazione come tecnici di acquaponica per la produzione alimentare e sviluppando le loro competenze nella pianificazione di coltivazioni urbane e nel monitoraggio della qualità. Un settore nuovo sta nascendo.