Il supermercato ha perso l’imballaggio

Funziona così. Si porta il proprio contenitore da casa, che viene pesato ed etichettato. Poi si fa la spesa. Quando si arriva alla cassa, il peso dei contenitori viene sottratto e si paga per il peso netto della spesa. Original Unverpackt, il supermercato di Berlino senza imballaggi, è stato fondato due anni fa a Kreuzberg da Milena Glimbovski e Sara Wolf e va a gonfie vele. La fondatrici dicono che c’è una crescente domanda di prodotti e servizi sostenibili, tanto che in questi due anni in Germania è nata una trentina di supermercati analoghi.

“Qui il cliente compra solo ciò di cui ha bisogno, a prezzi contenuti”, spiega Glimbovski alla festa per il secondo compleanno della sua creatura. “Da noi la gente trova un modo alternativo di fare la spesa: offriamo tutto il necessario, ma non centinaia di diversi tipi di sapone o di olio d’oliva”. Il supermercato vende prevalentemente prodotti a chilometro zero e biologici, che vengono distribuiti dai dispenser. I liquidi, come yogurt e shampoo, sono venduti al litro. L’obiettivo è ridurre lo spreco: ogni anno solo in Germania 16 milioni di tonnellate di imballaggi finiscono nella spazzatura.

Vendere prodotti sfusi, del resto, non è una novità. Fin dagli anni Ottanta la reazione al consumismo sfrenato ha portato alla nascita di supermercati senza imballaggio, soprattutto negli Stati Uniti e in Canada. Anche in Italia esiste la rete Negozio Leggero, che offre ai consumatori la possibilità di fare una spesa sostenibile acquistando oltre 1500 prodotti alimentari, per la cura della persona e per la casa senza imballaggio. Nato a Torino nel 2009, il Negozio Leggero in questi anni si è esteso a undici punti vendita sul territorio italiano (tra le città Torino, Milano, Roma, Palermo, Asti e nei comuni più piccoli di Bra e di Morbegno in Valtellina) e in Svizzera, a Lugano. Dall’esperienza di Negozio Leggero, fondato da Cinzia e Dario Vaccaneo insieme al team di Ecologos, è nata a Torino anche la Locanda Leggera: il Negozio Leggero fornisce le materie prime che in locanda vengono cucinate e trasformate in dolci, torte, bevande e piatti. Nella locanda si lavorano solo materie prime sfuse, il fresco è tutto del territorio e non sono ammessi materiali usa e getta.