Alla fine anche l'Italia si allinea agli altri Paesi europei: arrivano gli incentivi per le auto elettriche. E così, in sostanza, arrivano anche da noi le auto elettriche, perché l'auto elettrica è così cara che se mancano gli incentivi va completamente fuori mercato, quindi è inutile metterla in vendita. Ora però la situazione deovrebbe cambiare: con un bonus di 5.000 euro, le elettriche plug-in diventano competitive e il mercato può partire.
La norma dovrebbe diventare realtà in tempi rapidi, visto che è stata approvata in commissione congiunta Trasporti e Attività produttive e in modo bipartisan. Insomma, subito dopo le ferie estive gli incentivi saranno in pista. E da dove arriveranno i fondi? La copertura sarà ricavata da una tassa di un centesimo e mezzo di euro per ogni bottiglia di plastica venduta al pubblico, tanto che le assoiazioni di produttori di soft drink si sono già ribellate con una vibrata protesta. Ma le norme del testo base, di cui è relatrice Deborah Bergamini (Pdl), unificano due proposte di maggioranza e opposizione (di Lulli del Pd e di Agostino Ghiglia del Pdl), per cui non dovrebbero esserci grandi variazioni:
Il testo non si limita agli incentivi all’acquisto, ma disegna, su tutto il territorio nazionale, le reti di ricarica a servizio dei veicoli alimentati ad energia elettrica. L'Autorità per l'Energia ha dato il via libera alle agevolazioni previste per 5 progetti pilota, i quali prevedono la realizzazione di oltre 1000 stazioni di ricarica per veicoli elettrici distribuite sull'intero territorio nazionale. I progetti permetteranno di installare le colonnine in alcune città: Roma, Milano, Napoli, Bari, Catania, Genova, Bologna, Perugia, e in svariati comuni dell'Emilia Romagna e della Lombardia, oltre che presso diversi supermercati della grande distribuzione.
Il testo base adottato dalle commissioni Trasporti e Attività produttive della Camera andrà ad impattare su un'offerta ancora limitata. Al momento sono solo sei, infatti, le auto 100% elettriche in vendita in Italia: la Citroen C Zero, la Mitsubishi i-Miev, la Nissan Leaf, la Peugeot iOn, la Renault Kangoo ZE e la Smart electric drive. Dai primi mesi del 2012 la gamma si allargherà però con l'arrivo della Opel Ampera, della Chevrolet Volt – entrambe elettriche con "range extender" termico – e della Renault Fluence ZE.
Come prevede il testo delle commissioni, l'incentivo massimo di 5.000 euro sarà erogato per le auto acquistate appunto entro il 2012 e scenderà a 3.000 per il 2013. Nei prossimi mesi questo provvedimento dovrebbe dunque stimolare l'arrivo sul mercato di altre auto elettriche. Alcune di queste – come la Renault Zoe che sarà introdotta nel secondo semestre del 2012 – potrebbero essere acquistate a costi competitivi rispetto alle stesse vetture a propulsione tradizionale. Per la Zoe,che è una segmento B, si parla di un listino compreso tra 15.000 e 18.000 euro, che, grazie all'incentivo, scenderebbe a quello che è in pratica il prezzo di una versione turbodiesel di fascia media.
Ancora più interessante – se nel passaggio all'approvazione della legge non verranno introdotte modifiche restrittive – l'opportunità offerta da Renault con la piccola elettrica Twizy: il prezzo della versione Technic (omologata come quadriciclo pesante) è di 8.490 euro, a cui va aggiunto il noleggio obbligatorio delle batterie a 51 euro al mese. Ma con l'incentivo Twizy potrebbe scendere ad un livello di prezzo inferiore a 3.500 euro, un valore che rappresenterebbe davvero quella via accessibile alla mobilità elettrica che è nello spirito del provvedimento.