Tecnologie verdi forgiate sulle Alpi

La montagna insegna a farcela in
condizioni estreme, a lavorare in team, a confrontarsi con l'ambiente
circostante, seguendo le sue evoluzioni. Queste qualità si leggono
nelle complesse facciate di vetro e metallo sviluppate da Frener &
Reifer per Kenzo Tange e Norman Foster, nelle pale eoliche d'alta
quota di Leitwind o nelle futuristiche tecnologie di lavorazione del
legno di Microtec. "Per far fronte alle difficoltà ambientali,
si sviluppano competenze tecniche, ma anche una disposizione mentale
più flessibile", riassume Andreas Winkler, direttore dell'area
Tecnologie Alpine nel parco tecnologico Techno Innovation South
Tyrol. E così capita che le tecnologie alpine si possano applicare
anche a Londra, a Berlino o a Roma, dove le Alpi non ci sono. Come
nel caso di Frener & Reifer, una boutique estrema per forme
complesse, specializzata nell'elaborazione digitale di acciaio,
alluminio, vetro e altri materiali da plasmare al millimetro per
creare facciate che devono soddisfare l'occhio, ma anche durare molti
decenni e badare all'efficienza energetica degli edifici sottostanti.

Wildspitzbahn

"Noi partiamo da dove gli altri si
fermano", commenta Michael Reifer, responsabile ricerca e
sviluppo dell'azienda avviata da suo padre negli anni Settanta. Con
base a Bressanone e 160 dipendenti sparsi tra qui, la Germania e gli
Stati Uniti, la Frener & Reifer è fortemente orientata
all'export e fa l'80% del suo fatturato fuori dall'Italia. Dal
VitraHaus progettato da Herzog & de Meuron per il Campus Vitra di
Weil am Rhein, all'edificio di Tadao Ando nel Campus Novartis di
Basilea, al Grand Hotel Dolder di Zurigo per Norman Foster, l'azienda
di Bressanone mette da anni la sua firma sulle facciate più
innovative d'Europa. In Italia ha realizzato fra l'altro i
rivestimenti del quartier generale Bmw di San Donato Milanese, uno
dei progetti più rappresentativi di Kenzo Tange, e quelli della
Chiesa del Giubileo di Richard Meier a Roma. "Lavorare con i
grandi nomi dell'architettura è sempre stimolante, perché ci
costringe a una forte adattabilità e a una precisione
straordinaria", spiega Reifer. "Ma al di là dell'aspetto
estetico, per noi è molto importante che le nostre realizzazioni
abbiano lunga vita, per cui lavoriamo sempre con materiali di
altissima qualità e tecnologie di ultima generazione, sia che si
tratti di acciai, di vetri o di altro", precisa. "Più le
forme geometriche sono complesse, con vaste superfici curve o bordi a
spigolo vivo, le soluzioni strutturali sono sempre studiate ad hoc
per avere il massimo della durabilità e della sostenibilità: ogni
progetto è un prototipo", fa notare. Le nuove sfide sono
chiare: i progetti diventano sempre più verdi, i parametri di
sostenibilità più stringenti, le certificazioni energetiche più
esigenti. "Siamo molto interessati alla produzione di energia da
fonti rinnovabili e non solo al fotovoltaico: per dare un contributo
veramente utile alla gestione energetica dell'edificio, bisogna
riuscire a integrare tutte le risorse che offre il territorio",
ragiona Reifer. Nella distanza fra l'officina di fabbro da cui è
partito suo padre e le facciate adattive di oggi si misura
l'evoluzione e la crescita di un'intera regione, che cerca la sua
strada in un mercato sempre più difficile e punta a soddisfare una
clientela sempre più sofisticata.

"Per le tecnologie alpine, gli
scenari innovativi sono molto articolati e interessano diversi
settori", valuta Andreas Winkler, che introdurrà l'incontro
Technology Day giovedì 27 al Museion di Bolzano. "Puntiamo a
diventare una regione modello per la mobilità elettrica, con
l'integrazione intelligente delle reti e dei sistemi di navigazione;
siamo interessati all'automazione delle attività agricole, alla
progettazione di utilitarie leggere e multifunzionali per
l'agricoltura e di minitrattori guidati da Gps; stiamo sviluppando
l'impiego della augmented reality per gli sport alpini e la
realizzazione di piccoli gatti delle nevi telecomandati con motore
elettrico per ridurre al minimo l'inquinamento causato da queste
macchine; vogliamo aumentare la sicurezza dei comprensori sciistici e
il loro utilizzo ottimale collegandoli con una rete intelligente, che
può essere utile anche per migliorare la gestione dei rischi; siamo
all'avanguardia nell'automazione e nella modularità per l'edilizia,
nelle costruzioni innovative in legno, nelle tecnologie edilizie
sostenibili e nell'estetica delle costruzioni di sicurezza".
Tutte le competenze sviluppate in questi campi, come nel caso della
Frener & Reifer, possono aiutare a far crescere l'economia del
territorio, ma anche a competere sul piano globale.

Se queste sono le premesse, non
stupisce che il Sud Tirolo porti il made in Italy in capo al mondo.